Riconoscere l'attacco di panico

L'attacco di panico è una manifestazione d'ansia molto intensa, breve e transitoria (generalmente può durare dai 5 ai 20 minuti), ma che causa una terribile angoscia. La diagnosi di attacco di panico si ha se sono presenti almeno 4 dei seguenti sintomi:

  1. palpitazioni o tachicardia;
  2. sudorazione;
  3. tremori;
  4. dispnea o sensazione di soffocamento;
  5. sensazione di asfissia;
  6. dolore al petto;
  7. nausea o disturbi addominali;
  8. sensazioni di sbandamento, instabilità o svenimento;
  9. derealizzazione o depersonalizzazione;
  10. paura di perdere il controllo o di impazzire;
  11. paura di morire;
  12. parestesie (sensazioni di torpore o formicolio);13 brividi o vamapate di calore.

Come si manifesta?

L'attacco di panico arriva, almeno le prime volte, in maniera improvvisa e del tutto imprevista, come un fulmine a ciel sereno. L'esperienza soggettiva riferita, piu' comunemente, è di stare sul punto di morire o di subire un infarto o un ictus cerebrale. Infatti quasi tutti quelli che subiscono il primo attacco si precipitano al pronto soccorso dell'ospedale o chiamano il proprio medico. Ma i primi accertamenti escludono qualsiasi tipo di patologia fisica. Proprio la presenza di questa intensa sintomatologia fisica distingue l'attacco di panico dall'ansia forte. Infatti in quest'ultima emergono aspetti emozionali e cognitivi ( apprensione, preoccupazione, tensione, ecc...) mentre la sintomatologia fisica è di sfondo e durante la crisi il soggetto attribuisce la sintomatologia fisica all'ansia stessa. Dopo il primo attacco la visita medica ed i primi esami rassicurano sulle proprie condizioni fisiche. Molti non accettano l'origine psicologica della sintomatologia fisica. Quando gli attacchi di panico si fanno ricorrenti, (per un periodo non inferiore ad un mese), si ha il timore di potere avere nuovi attacchi, con importanti alterazioni del proprio comportamento, allora si puà parlare di disturbo di panico. La paura di aver paura. Con il tempo è probabile che si diventi sensibili a luoghi o situazioni contestuali agli attachi di panico. Di conseguenza, si è tentati ad evitare questi luogi o sitazioni ed addirittura si provi ansia al pensiero di doverle affrontare. L'eccessiva attenzione sul proprio corpo e sull'ambiente circostante favorisce uno stato d'apprensione e come conseguenza si ha il terrore, la paura che si verifichi un nuovo attacco. 

La cura

L'approccio cognitivo comportamentale aiuta il paziente a conprendere le cause, gli eventi scatenanti e con tecniche specifiche si ottine una riduzione della paura, fino ad arrivare a superare ed affrontare questi episodi invalidanti per la propria vita.