La psicoterapia cos'è?

La psicoterapia è una forma di aiuto che passa attraverso una relazione, fatta di empatia, di accoglienza, di sostegno, di rispetto dei tempi psicologici del singolo individuo, con un professionista del settore. Tale aiuto è molto utile dinanzi a problemi legati a stati di ansia e panico più o meno invalidanti, con difficoltà nell’instaurare relazioni affettive importanti, nei momenti critici della vita, quali una separazione, un divorzio, o un lutto, e più in generale in tutte quelle situazioni in cui si avverte un senso di vuoto, di sconforto e angoscia profonda.
Alcune persone ritengono che fare psicoterapia significa essere folli. E' falso. La psicoterapia può talvolta misurarsi anche con disturbi gravi della personalità, ma nella maggior parte delle circostanze fare psicoterapia equivale a dire prendersi cura di se stessi.

E' un percorso. Di solito in seduta spiego "il paziente è colui che percorre la strada, il terapeuta è colui che la illumina". Metaforicamente parlando, mi piace definirla in questo modo. E’ un rimettere insieme pezzi della propria storia, è uno scoprire, o riscoprire, parti di sé dimenticate, è un valorizzare qualcosa, è un divenire consapevoli delle nostre risorse, delle nostre capacità nel reagire a eventi difficili, che a volte la vita ci pone di fronte. In parole diverse, è un trovare la propria strada in un momento in cui il proprio equilibrio sembra mancare. Il mio approccio prevede un lavoro su se stessi, un trovare le energie perdute con le proprie risorse, risorse che tutti abbiamo!

E' come un viaggio a volte breve e altre volte un po’ più lungo, ma è sempre un aspetto soggettivo. Di solito a me piace lavorare a tappe, obiettivi. L'importante è non lasciarsi sopraffare, ma diventare i veri attori protagonisti della propria vita!


Quando è giusto andare da uno psicologo? Perché iniziare un percorso psicologico?

In termini clinici si può parlare di difficoltà psicologiche quando un stato emotivo compromette in modo significativo le capacità lavorative, affettive e sociali di una persona. E' importante rivolgersi ad un esperto non appena si avvertono i segnali di un disagio, proprio per evitare che aree più funzionali della nostra personalità vengano invalidate dalla problematica con conseguenze sulla propria vita quotidiana.
Ogni disturbo ha un suo periodo, una sua durata più o meno variabile. Per esempio, l'ansia è spesso preceduta da una paura generale che lentamente si ingrandisce fino a trasformarsi in un’ansia divorante e a vivere in uno stato di perenne angoscia.
Se il proprio malessere psicologico tende ad essere continuo nel tempo, non va mai trascurato. Una bassa autostima, un sentirsi una nullità, il non avere scopi nella vita, il ripetere sempre gli stessi errori nelle relazioni, il non riuscire a prendere determinate decisioni, il sentirsi sempre bloccati dai giudizi degli altri, sono tutti campanelli d'allarme che non vanno trascurati.  

Anche se viviamo nel XXI secolo alcuni temono che andare dallo psicologo significherebbe essere pazzi e quindi per la paura del giudizio preferiscono evitare questo tenendosi il loro malessere. Alcuni ritengono che certi problemi psicologici non siano problemi. Questo non è asssolutamente vero!

Lo psicologo/psicoterapeuta aiuta la persona a trovare il proprio modo giusto di rapportarsi al mondo esterno e con se stessi, non fornisce soluzioni, ma cerca di far aumentare la consapevolezza di quali sono quei fattori che influenzano l’esistenza del paziente. 
Allora perché andare dallo psicologo? In breve, per non soffrire e per appropriarsi della propria vita, in che modo? aumentando la propria consapevolezza e scoprendo le propri risorse, le quali saranno uno dei cardini per superare definitivamente il problema.