I due grandi problemi dell’adolescenza sono: trovarsi un posto nella società e, allo stesso tempo, trovare se stessi.
(Bruno Bettelheim)


Ladolescenza è quel tratto dell’età evolutiva caratterizzato dal passaggio dallo stato infantile a quello adulto, ed è sicuramente il periodo più complesso, causato da molti cambiamenti che vanno non solo da quello fisico, ma soprattutto a quello emotivo.

Le difficoltà che incontrano più spesso gli adolescenti di oggi sono le difficoltà relazionali. Infatti, spesso si sentono isolati e le soluzione che adottano di solito sono pericolose.

I rischi che corrono maggiormente sono:

  • dipendenza da internet
  • dipendenza da sostanze
  • mancanza di autostima
  • disturbi comportamentali
  • aggressività

L’ansia

Nell’ adolescenza o ancor prima a volte possono comparire ansia e attacchi di panico.

La cosa importante è saper riconoscere ed individuare subito i segnali d’allarme. Si tratta di una paura caratterizzata anche da sintomi fisici come tachicardia, palpitazioni, vertigini, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore o sensazione di peso al petto, nausea, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore.

La paura di un nuovo attacco d’ansia diventa dominante, anche a causa del circolo vizioso che prevede che i sintomi fisici rinforzino quelli psicologici e viceversa.

L’evitamento di tutte le situazioni ansiose diventa il modo più semplice per affrontare il problema, in realtà si diventa schiavi del proprio disagio, fino ad arrivare ad essere dipendenti dagli altri.

Per arginare il problema è fondamentale osservare  i segnali d’allarme, i sintomi ci stanno dicendo che c’è un problema e va risolto per non creare l’innesco di numerose complicanze.

La psicoterapia con approccio cognitivo comportamentale risulta essere un’adeguata cura. È importante, infatti, prendere il disagio il prima possibile per evitare che infici la vita quotidiana. 

Difficoltà relazionali

"...non riesco a parlare con gli altri, mi arrabbio con tutti, gli altri non mi considerano, nessuno mi ascolta, non riesco a farmi degli amici, non sto più bene con i miei amici, mi sento solo..." Spesso ho sentito dirmi queste frasi dai ragazzi che seguo. L'età va dai 14 anni (ingresso nella scuola superiore) ai 19 anni. Gli adolescenti entrano in crisi relazionale con gli adulti e i loro coetanei. Vivono una crisi d'identità che li porta ad emarginarsi oppure a seguire il gruppo, anche se non vorrebbe. E' importante che il genitore comprenda i segnali d'allarme. Se vedete vostro figlio che evita di uscire oppure, torna da un pomeriggio con gli amici ma è triste, nervoso, mettetevi in una fase di ascolto per comprendere se potete aiutarlo. Purtroppo non è facile che il giovane parli con il genitore proprio perchè non è più il bambino che cerca la protezione del genitore. In questo caso chiedete un aiuto ad un esperto, saprà darvi le giuste indicazioni su come comportarvi con i vostri figli adolescenti.

Difficoltà scolastiche

L'ingresso alle scuole superiori o la preparazione agli esami di maturità porta l'adolescente a vivere eventi stressanti le quali possono interferire con il loro rendimento scolastico. Anche una scarsa motivazione allo studio, oppure la scelta errata della scuola superiore può generare difficoltà nell'ambito scolastico. 

Molte sono le difficoltà che incontrano gli adolescenti, ne elenco alcune:

  • disagio rispetto al proprio corpo (non mi piaccio, mi sento grasso, sono troppo alto, sono cambiato e non mi piace come sono adesso);
  • angosce e paure (ho paura di stare da solo, in certe situazioni mi blocco, ho paura di quello che gli altri pensano di me, ho paura di non piacere e di come mi giudicano);
  • ossessioni (ho dei pensieri che mi disturbano e che non riesco a controllare, mi lavo le mani in continuazione, accendo e spengo la luce senza motivo, etc..);
  • autolesionismo manifestato attraverso pensieri o veri e propri comportamenti (ho pensato di suicidarmi, penso di farmi del male, ho provato ad uccidermi, mi taglio, non mangio, vomito apposta, faccio cose pericolose, mi faccio, bevo);
  • somatizzazioni cioè malessere fisico per cui è stato verificata (per esempio dal medico di famiglia) l'assenza di una causa organica (mi viene spesso mal di testa, mi va a fuoco lo stomaco, ho la pelle sempre irritata);
  • rabbia e aggressività (mi arrabbio con estrema facilità, perdo il controllo, odio tutti)
Prestate attenzione ai messaggi che i vostri figli vi inviano.